Cremazione - Com'è nata e come si è diffusa in Italia

Roberto Maggioni • 15 ottobre 2025

Cremazione: come è nata e si è diffusa in Italia

La cremazione è una pratica antica che ha conosciuto, negli ultimi decenni, una diffusione crescente anche in Italia. Oggi rappresenta una scelta sempre più consapevole, dettata da motivazioni etiche, spirituali, ambientali o pratiche. Per comprenderne il valore, è utile ripercorrere le origini di questo rito, la sua evoluzione nel tempo e le tappe che ne hanno segnato la diffusione nel nostro Paese.

Le origini della cremazione

Le prime testimonianze di cremazione risalgono a migliaia di anni fa: già nelle civiltà dell’Età del Bronzo si praticava la combustione del corpo come simbolo di purificazione e ritorno agli elementi naturali. Nell’antica Roma, la cremazione era un rito comune tra i patrizi, associato al culto degli antenati e al rispetto verso i defunti.

Con l’avvento del cristianesimo, la pratica venne gradualmente abbandonata in favore della sepoltura, considerata più coerente con la fede nella resurrezione del corpo. Per molti secoli, la cremazione rimase quindi marginale, fino a riaffermarsi in epoca moderna come espressione di libertà individuale e scelta personale.

La diffusione della cremazione in Italia

La rinascita della cremazione in Italia avvenne tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in un periodo di rinnovamento culturale e civile. Nel 1876 venne fondata a Milano la Società per la Cremazione, una delle prime in Europa, e pochi anni dopo, nel 1876, fu inaugurato il crematorio del Cimitero Monumentale di Milano, il primo del Paese.
Nel corso del Novecento, la cremazione divenne gradualmente più accettata anche dal punto di vista religioso e sociale. La Chiesa cattolica, pur preferendo la sepoltura tradizionale, ne ha riconosciuto la legittimità a partire dal 1963, a condizione che non sia motivata dal rifiuto della fede nella resurrezione.
Oggi, grazie alla maggiore sensibilità ambientale e all’evoluzione dei costumi, la cremazione è una delle
forme di sepoltura più scelte in Italia, con impianti moderni distribuiti in quasi tutte le regioni e normative che ne regolano modalità e destinazioni delle ceneri.

Un gesto di rispetto e libertà personale

La cremazione non rappresenta una negazione del rito funebre, ma una sua diversa interpretazione: un gesto di rispetto verso la natura e di libertà nella scelta del commiato.  Molte famiglie scelgono questa pratica anche per il valore simbolico che porta con sé: la trasformazione della materia in luce, il ritorno alla terra o all’aria come parte del ciclo naturale della vita. L’Agenzia Funebre Maggioni accompagna con discrezione e professionalità le famiglie che scelgono la cremazione, offrendo assistenza completa nelle pratiche burocratiche, nell’organizzazione della cerimonia e nella gestione delle ceneri, affinché ogni gesto sia compiuto con rispetto e consapevolezza.

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Affrontare la perdita di una persona cara è uno dei momenti più difficili della vita e, in queste circostanze, affidarsi a un’ impresa funebre qualificata è fondamentale. Un’agenzia professionale vi assisterà non solo nell’organizzazione del funerale, ma anche nella gestione delle numerose pratiche burocratiche e amministrative che seguono un lutto. Per questo motivo è importante rivolgersi a veri esperti del settore, in grado di offrire supporto concreto e discreto.
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Quando si perde una persona cara, spesso non si ha né la lucidità né la forza emotiva per occuparsi delle pratiche funerarie . Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, ci si affida a un’impresa di onoranze funebri, che si occupa di tutti gli adempimenti necessari. Alcune procedure devono essere eseguite immediatamente dopo il decesso, come il trasporto della salma, mentre altre possono essere gestite in un secondo momento. In questo articolo vedremo chi si occupa delle pratiche funerarie e quali sono le più importanti.
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Superare la perdita di una persona amata è un cammino lungo, che deve essere affrontato con pazienza e lucidità. Non esistono modi giusti o sbagliati per elaborare la morte di un caro, ma è fondamentale comprendere che questa condizione di profonda sofferenza attraversa diverse fasi, che con il tempo possono essere superate.
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Guida completa all'organizzazione di un funerale: passaggi, consigli e considerazioni La perdita di una persona cara è uno dei momenti più dolorosi e difficili della vita. Durante questo periodo di lutto, le famiglie si trovano spesso a dover affrontare anche la necessità di organizzare un funerale. L’organizzazione di un funerale può sembrare un compito travolgente, soprattutto in un momento di grande dolore, ma avere una guida chiara e ben strutturata può alleggerire questo processo e consentire di onorare nel modo migliore la memoria del defunto. In questo articolo, esploreremo i principali passaggi per organizzare un funerale, offrendo consigli pratici per aiutarti a prendere le giuste decisioni in modo sereno. Iniziare con la Pianificazione Preliminare Il primo passo fondamentale è capire cosa deve essere fatto e quando. Ecco alcuni aspetti da considerare: Contattare un'agenzia funebre La maggior parte delle famiglie si rivolge a un’agenzia funebre per gestire l’organizzazione del funerale. Queste agenzie offrono supporto in ogni fase, dalla preparazione del corpo alla gestione delle pratiche burocratiche. È importante scegliere un’impresa che trasmetta competenza e sensibilità, capace di alleviare almeno parte del peso emotivo. Verificare le disposizioni testamentarie In alcuni casi, il defunto ha espresso preferenze specifiche riguardo il tipo di cerimonia, il tipo di sepoltura (cremazione, inumazione, tumulazione) o il luogo dove desiderava essere sepolto. Verifica se esistono disposizioni testamentarie che influenzano l’organizzazione del funerale. Definire il budget Stabilire un budget realistico è un passo cruciale. I costi di un funerale possono variare notevolmente a seconda dei desideri e delle scelte (tipo di bara, tipo di sepoltura, tipo di cerimonia). L’agenzia funebre potrà fornirti una stima in base alle scelte fatte. Gestire gli aspetti legali e burocratici Anche se il focus principale è sull’organizzazione della cerimonia, non dimenticare gli aspetti legali e burocratici. a) Certificato di morte Il medico curante o un altro medico dovrà rilasciare il certificato di morte, necessario per procedere con la registrazione presso l’ufficio anagrafe e ottenere il permesso per la sepoltura o la cremazione. Il certificato è fondamentale per dare avvio alle operazioni legali. b) Comunicazioni ufficiali Dopo il decesso, è necessario avvisare parenti, amici e conoscenti, ma anche diverse istituzioni, come l’INPS (per le pensioni), la banca, le compagnie assicurative e, se necessario, l’amministrazione locale. La tua agenzia funebre potrà assisterti anche in queste comunicazioni. Considerazioni finali Organizzare un funerale è un atto di amore e rispetto nei confronti della persona che abbiamo perso. Non c'è un solo modo giusto per farlo, ma è fondamentale che il processo rispecchi i desideri e la memoria del defunto, cercando di alleggerire il più possibile il peso del dolore per i familiari e gli amici. Seguendo questi passaggi e scegliendo con cura ogni dettaglio, potrai assicurarti che il funerale rappresenti un momento significativo e rispettoso, che onori la vita del tuo caro in modo adeguato. 
Autore: Roberto Maggioni 16 gennaio 2025
Guida al disbrigo delle pratiche funerarie: come gestire gli aspetti legali e amministrativi La morte di una persona cara comporta non solo un forte impatto emotivo, ma anche una serie di obblighi legali e pratiche burocratiche che devono essere affrontate in tempi relativamente brevi. Sebbene il disbrigo delle pratiche funerarie possa sembrare un compito gravoso, avere una guida chiara e dettagliata su cosa fare e come farlo può semplificare notevolmente il processo. In questo articolo, esploreremo i principali passaggi necessari per occuparsi delle pratiche funerarie in modo efficace e rispettoso. Il primo passaggio: ottenere il certificato di morte La prima cosa da fare dopo un decesso è ottenere il certificato di morte , un documento essenziale che serve per avviare tutte le pratiche successive. Questo certificato viene rilasciato dal medico curante o dal medico legale e deve essere firmato per attestare la morte. Cosa fare: Contattare un medico : se il decesso avviene a casa, è necessario avvisare il medico di base, che redigerà il certificato. Se la morte è avvenuta in ospedale o in una struttura, il certificato verrà fornito direttamente dalla struttura sanitaria. Certificato di morte : questo documento è indispensabile per procedere con il trasporto del corpo, la sepoltura o la cremazione, e per compiere le comunicazioni burocratiche necessarie. Avviso all'ufficio anagrafe Subito dopo aver ottenuto il certificato di morte, bisogna comunicarlo all' Ufficio Anagrafe del comune di residenza del defunto. Il certificato di morte deve essere registrato per ufficializzare l’avvenuto decesso e permettere il rilascio di tutti i documenti successivi (ad esempio, il permesso di sepoltura o cremazione). Cosa fare: Recarsi all'ufficio anagrafe con il certificato di morte, che dovrà essere registrato. In alcuni casi, l'agenzia funebre si occuperà direttamente di questo passaggio. Una volta registrato, il comune rilascerà un estratto dell'atto di morte , che potrebbe essere necessario per vari scopi legali e fiscali (ad esempio, per risolvere pratiche relative a beni ereditari, pensioni o assicurazioni). Informare la sicurezza sociale e altri enti Oltre alla registrazione presso l’Ufficio Anagrafe, esistono altri enti che devono essere informati del decesso, principalmente per motivi amministrativi e pensionistici. Cosa fare: INPS : se il defunto percepiva una pensione o aveva altri benefici sociali, è necessario avvisare l'INPS. In alcuni casi, l'agenzia funebre si occupa anche di questo aspetto. L'INPS sospenderà i pagamenti e avvierà le pratiche necessarie per eventuali diritti o pensioni ai familiari superstiti. Banche : la banca del defunto deve essere avvisata del decesso. Sarà necessario fornire il certificato di morte per chiudere i conti o trasferire eventuali fondi sui conti degli eredi. Aziende e assicurazioni : se il defunto aveva contratti di assicurazione sulla vita o polizze sanitarie, è fondamentale avvisare le compagnie assicurative per avviare le pratiche di liquidazione. Inoltre, è opportuno notificare l'azienda in cui il defunto lavorava, se ancora in attività, per la gestione delle questioni legate a stipendio o liquidazione. L'organizzazione del funerale e le pratiche di sepoltura o cremazione Una volta completate le formalità burocratiche iniziali, è possibile concentrarsi sull'organizzazione del funerale, che include la scelta della sepoltura o della cremazione, oltre agli eventuali servizi commemorativi. Cosa fare: Agenzia funebre : la maggior parte delle famiglie si affida a un’agenzia funebre per organizzare il funerale. L'agenzia si occuperà del trasporto del corpo, della preparazione del funerale e della gestione della sepoltura o cremazione. Il tutto deve essere gestito secondo le normative comunali e regionali. Permesso di sepoltura : se si opta per la sepoltura, l'agenzia funebre dovrà richiedere il permesso di sepoltura presso il comune, che autorizza il trasferimento del corpo nel cimitero. Cremazione : se la scelta è la cremazione, sarà necessario ottenere l’autorizzazione per la cremazione, che generalmente viene rilasciata dal comune. In Italia, è possibile richiedere la cremazione solo se il defunto ha lasciato esplicita volontà di farlo, o in mancanza di questa, su richiesta dei familiari diretti. Gestire l'eredità e altre questioni legali La gestione dell’eredità è un aspetto fondamentale che segue la morte di una persona, poiché include la distribuzione dei beni del defunto. Anche questo processo richiede alcune formalità legali. Cosa fare: Testamento : se il defunto ha redatto un testamento, è necessario eseguirlo seguendo le disposizioni in esso contenute. Se non esiste un testamento, si procede con le leggi italiane sulla successione legittima, che stabiliscono chi sono gli eredi (coniuge, figli, parenti stretti). Denuncia di successione : entro 12 mesi dalla morte, deve essere presentata la denuncia di successione presso l’Agenzia delle Entrate, che consente la registrazione del trasferimento di beni e diritti. La denuncia di successione è obbligatoria anche se non vi sono beni immobili, ma in questo caso potrebbe non essere necessaria la liquidazione delle imposte. Volontà e dichiarazioni : in alcuni casi, potrebbe essere necessario fare una dichiarazione di volontà riguardo l’uso delle ceneri (ad esempio, per il conferimento in un cinerario o per l’utilizzo in scopi commemorativi). Altre pratiche da considerare A seconda della situazione specifica, potrebbero esserci ulteriori pratiche burocratiche da completare. Ecco alcune considerazioni aggiuntive: Contratti e utenze : occorre disdire o trasferire i contratti di fornitura di energia, gas, acqua, telefono, e internet a nome del defunto. Eventuali debiti : se il defunto aveva debiti non saldati, gli eredi potrebbero essere tenuti a far fronte ai crediti. La gestione dei debiti è una parte complessa della successione, quindi è consigliabile consultare un avvocato specializzato. Risoluzione di contratti vari : se il defunto aveva abbonamenti, tessere associative o contratti in corso (ad esempio, assicurazioni, abbonamenti a riviste o palestre), sarà necessario contattare le relative società per risolvere le questioni amministrative.