Cos’è l’inumazione cosa la differenzia dalla tumulazione

Roberto Maggioni • 8 agosto 2023

Triste a dirsi, la morte è parte del percorso di vita di ogni essere umano, indipendentemente dallo stile di vita, dalla storia o dallo status di cui gode una persona.
Affrontare il momento più triste non è mai facile, specialmente quando si deve fare i conti con il metodo di sepoltura da selezionare per onorare il defunto.
Oggigiorno, le modalità sono molteplici e si differenziano in base all’effettiva effettuazione e allo scopo di ciascuna di esse; una delle tecniche maggiormente utilizzate è l’inumazione, molto spesso confusa con la tumulazione.
In questo breve articolo, pertanto, cerchiamo di chiarire innanzitutto la definizione di inumazione, per poi analizzare quelle che sono le differenze che esistono con la tumulazione.
Immergiamoci subito!

Inumazione: di cosa si tratta?

Con il termine “ inumazione ” si intende l’atto di sepoltura in linea generale. Il rito associato a questa metodologia prevede la semplice sepoltura del feretro nella terra nuda , impiegando una bara di legno senza alcun rivestimento in metallo.
Il legno selezionato non è casuale, ma viene scelto in base alle sue qualità, in modo tale che dia la possibilità alla salma di decomporsi insieme al suo involucro in un lasso di tempo che, mediamente, si aggira sui 10 anni .
È interessante considerare che questa pratica funeraria affonda le sue radici parecchio indietro nel tempo: le primissime tracce di inumazione, infatti, risalgono all’antico Egitto, nel quale la popolazione impiegava i sarcofagi, antiche bare più o meno elaborate, per riporre i loro defunti.
Oltre agli egiziani, anche i Greci avevano l’usanza di costruire le proprie necropoli sotterrando i defunti nella nuda terra, di fatto inumandoli.
Le tradizioni e i metodi di sepoltura si differenziano ancora di più quando si parla degli Etruschi, popolazione che utilizzava tombe rupestri, ossia delle tombe ipogee ricavate da costoni di rupi, per conservare i defunti.
Tutte queste culture, tuttavia, sono accomunate da quello che è il reale significato della sepoltura: dare al defunto l’estremo saluto rispettando le sue volontà e cercando di onorarlo al meglio delle proprie possibilità.
Inoltre, l’inumazione prevede anche un rituale , ossia lo svolgimento di un atto in presenza di un gruppo di persone, solitamente composto da familiari, amici e conoscenti del defunto, con la partecipazione di una figura di culto che tiene una breve considerazione religiosa e che recita una preghiera per il caro scomparso.
L’esecuzione di tali rituali durante l’inumazione vera e propria ha lo scopo di agevolare la necessaria presa d’atto della dipartita del defunto, condividendo l’evento con la comunità associata o di appartenenza, cosa che avviene per occasioni decisamente più gioiose, come i matrimoni.
Riprendendo il concetto precedentemente enunciato, tuttavia, molto spesso l’inumazione viene confusa con quella che è la tumulazione.
Analizziamo le sostanziali differenze che esistono tra questi due metodi di sepoltura.

Inumazione e tumulazione: le differenze

 

Se da un lato l’inumazione include la sepoltura della salma direttamente nella terra nuda, in una bara senza elementi in metallo, la tumulazione prevede che la salma venga posta in un feretro composto da uno strato di legno e uno di metallo.
Mentre l’inumazione ha lo scopo di permettere la decomposizione del defunto e della bara in un periodo massimo di 10 anni, l’impiego del metallo nella bara adatta alla tumulazione ha lo scopo di
preservare la salma .
Dopodiché, il feretro viene solitamente posto in un
loculo concesso dal cimitero locale e, successivamente, murato.
Nel caso in cui il loculo sia posizionato fuori terra, viene detto
loculo a colombario ; in alternativa, i familiari del defunto hanno la possibilità di tumulare il feretro a terra, avvalendosi dell’utilizzo delle tombe familiari ipogee .
Le pratiche burocratiche che prevedono la concessione del loculo cimiteriale al cittadino privato vengono eseguite dall’
Ente responsabile della stessa concessione e resta a disposizione per un periodo di 20 anni totali; scaduto questo limite, la salma viene riesumata e i resti raccolti in un ossario per essere pronti per la successiva pratica funeraria, che sia una traslazione o una cremazione.
Ecco, quindi, un’ulteriore differenza tra inumazione e tumulazione: le
tempistiche di decomposizione della salma , conseguenza diretta del posizionamento finale del feretro.
In terra, la decomposizione potrebbe richiedere un periodo medio di circa 10 anni, mentre nei loculi le tempistiche si dilatano, arrivando ad un massimo di
20 anni.
Questo fattore influenza molto la scelta di un’opzione di sepoltura rispetto all’altra: in molti casi, la volontà di tornare alla terra fa propendere verso la scelta di inumare il feretro, mentre il desiderio di preservare il ricordo per il maggior tempo possibile porta alla scelta della tumulazione.
Ad ogni modo, in Italia la tumulazione è il metodo di sepoltura maggiormente utilizzato, scelta che in molti casi non considera gli altri rituali funebri disponibili.
A questo proposito, nel caso in cui si necessiti di
maggiori informazioni circa i metodi di sepoltura o si desideri avere un preventivo comprensivo di ogni dettaglio, è utile contattare l’agenzia Maggioni , il cui staff rimane a disposizione per chiarire qualsiasi dubbio o per rispondere alle domande che potrebbero sorgere circa il prezzo finale, i riti disponibili o le soluzioni di logistica più congrue alle proprie esigenze.

 

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Guida completa all'organizzazione di un funerale: passaggi, consigli e considerazioni La perdita di una persona cara è uno dei momenti più dolorosi e difficili della vita. Durante questo periodo di lutto, le famiglie si trovano spesso a dover affrontare anche la necessità di organizzare un funerale. L’organizzazione di un funerale può sembrare un compito travolgente, soprattutto in un momento di grande dolore, ma avere una guida chiara e ben strutturata può alleggerire questo processo e consentire di onorare nel modo migliore la memoria del defunto. In questo articolo, esploreremo i principali passaggi per organizzare un funerale, offrendo consigli pratici per aiutarti a prendere le giuste decisioni in modo sereno. Iniziare con la Pianificazione Preliminare Il primo passo fondamentale è capire cosa deve essere fatto e quando. Ecco alcuni aspetti da considerare: Contattare un'agenzia funebre La maggior parte delle famiglie si rivolge a un’agenzia funebre per gestire l’organizzazione del funerale. Queste agenzie offrono supporto in ogni fase, dalla preparazione del corpo alla gestione delle pratiche burocratiche. È importante scegliere un’impresa che trasmetta competenza e sensibilità, capace di alleviare almeno parte del peso emotivo. Verificare le disposizioni testamentarie In alcuni casi, il defunto ha espresso preferenze specifiche riguardo il tipo di cerimonia, il tipo di sepoltura (cremazione, inumazione, tumulazione) o il luogo dove desiderava essere sepolto. Verifica se esistono disposizioni testamentarie che influenzano l’organizzazione del funerale. Definire il budget Stabilire un budget realistico è un passo cruciale. I costi di un funerale possono variare notevolmente a seconda dei desideri e delle scelte (tipo di bara, tipo di sepoltura, tipo di cerimonia). L’agenzia funebre potrà fornirti una stima in base alle scelte fatte. Gestire gli aspetti legali e burocratici Anche se il focus principale è sull’organizzazione della cerimonia, non dimenticare gli aspetti legali e burocratici. a) Certificato di morte Il medico curante o un altro medico dovrà rilasciare il certificato di morte, necessario per procedere con la registrazione presso l’ufficio anagrafe e ottenere il permesso per la sepoltura o la cremazione. Il certificato è fondamentale per dare avvio alle operazioni legali. b) Comunicazioni ufficiali Dopo il decesso, è necessario avvisare parenti, amici e conoscenti, ma anche diverse istituzioni, come l’INPS (per le pensioni), la banca, le compagnie assicurative e, se necessario, l’amministrazione locale. La tua agenzia funebre potrà assisterti anche in queste comunicazioni. Considerazioni finali Organizzare un funerale è un atto di amore e rispetto nei confronti della persona che abbiamo perso. Non c'è un solo modo giusto per farlo, ma è fondamentale che il processo rispecchi i desideri e la memoria del defunto, cercando di alleggerire il più possibile il peso del dolore per i familiari e gli amici. Seguendo questi passaggi e scegliendo con cura ogni dettaglio, potrai assicurarti che il funerale rappresenti un momento significativo e rispettoso, che onori la vita del tuo caro in modo adeguato. 
Autore: Roberto Maggioni 16 gennaio 2025
Guida al disbrigo delle pratiche funerarie: come gestire gli aspetti legali e amministrativi La morte di una persona cara comporta non solo un forte impatto emotivo, ma anche una serie di obblighi legali e pratiche burocratiche che devono essere affrontate in tempi relativamente brevi. Sebbene il disbrigo delle pratiche funerarie possa sembrare un compito gravoso, avere una guida chiara e dettagliata su cosa fare e come farlo può semplificare notevolmente il processo. In questo articolo, esploreremo i principali passaggi necessari per occuparsi delle pratiche funerarie in modo efficace e rispettoso. Il primo passaggio: ottenere il certificato di morte La prima cosa da fare dopo un decesso è ottenere il certificato di morte , un documento essenziale che serve per avviare tutte le pratiche successive. Questo certificato viene rilasciato dal medico curante o dal medico legale e deve essere firmato per attestare la morte. Cosa fare: Contattare un medico : se il decesso avviene a casa, è necessario avvisare il medico di base, che redigerà il certificato. Se la morte è avvenuta in ospedale o in una struttura, il certificato verrà fornito direttamente dalla struttura sanitaria. Certificato di morte : questo documento è indispensabile per procedere con il trasporto del corpo, la sepoltura o la cremazione, e per compiere le comunicazioni burocratiche necessarie. Avviso all'ufficio anagrafe Subito dopo aver ottenuto il certificato di morte, bisogna comunicarlo all' Ufficio Anagrafe del comune di residenza del defunto. Il certificato di morte deve essere registrato per ufficializzare l’avvenuto decesso e permettere il rilascio di tutti i documenti successivi (ad esempio, il permesso di sepoltura o cremazione). Cosa fare: Recarsi all'ufficio anagrafe con il certificato di morte, che dovrà essere registrato. In alcuni casi, l'agenzia funebre si occuperà direttamente di questo passaggio. Una volta registrato, il comune rilascerà un estratto dell'atto di morte , che potrebbe essere necessario per vari scopi legali e fiscali (ad esempio, per risolvere pratiche relative a beni ereditari, pensioni o assicurazioni). Informare la sicurezza sociale e altri enti Oltre alla registrazione presso l’Ufficio Anagrafe, esistono altri enti che devono essere informati del decesso, principalmente per motivi amministrativi e pensionistici. Cosa fare: INPS : se il defunto percepiva una pensione o aveva altri benefici sociali, è necessario avvisare l'INPS. In alcuni casi, l'agenzia funebre si occupa anche di questo aspetto. L'INPS sospenderà i pagamenti e avvierà le pratiche necessarie per eventuali diritti o pensioni ai familiari superstiti. Banche : la banca del defunto deve essere avvisata del decesso. Sarà necessario fornire il certificato di morte per chiudere i conti o trasferire eventuali fondi sui conti degli eredi. Aziende e assicurazioni : se il defunto aveva contratti di assicurazione sulla vita o polizze sanitarie, è fondamentale avvisare le compagnie assicurative per avviare le pratiche di liquidazione. Inoltre, è opportuno notificare l'azienda in cui il defunto lavorava, se ancora in attività, per la gestione delle questioni legate a stipendio o liquidazione. L'organizzazione del funerale e le pratiche di sepoltura o cremazione Una volta completate le formalità burocratiche iniziali, è possibile concentrarsi sull'organizzazione del funerale, che include la scelta della sepoltura o della cremazione, oltre agli eventuali servizi commemorativi. Cosa fare: Agenzia funebre : la maggior parte delle famiglie si affida a un’agenzia funebre per organizzare il funerale. L'agenzia si occuperà del trasporto del corpo, della preparazione del funerale e della gestione della sepoltura o cremazione. Il tutto deve essere gestito secondo le normative comunali e regionali. Permesso di sepoltura : se si opta per la sepoltura, l'agenzia funebre dovrà richiedere il permesso di sepoltura presso il comune, che autorizza il trasferimento del corpo nel cimitero. Cremazione : se la scelta è la cremazione, sarà necessario ottenere l’autorizzazione per la cremazione, che generalmente viene rilasciata dal comune. In Italia, è possibile richiedere la cremazione solo se il defunto ha lasciato esplicita volontà di farlo, o in mancanza di questa, su richiesta dei familiari diretti. Gestire l'eredità e altre questioni legali La gestione dell’eredità è un aspetto fondamentale che segue la morte di una persona, poiché include la distribuzione dei beni del defunto. Anche questo processo richiede alcune formalità legali. Cosa fare: Testamento : se il defunto ha redatto un testamento, è necessario eseguirlo seguendo le disposizioni in esso contenute. Se non esiste un testamento, si procede con le leggi italiane sulla successione legittima, che stabiliscono chi sono gli eredi (coniuge, figli, parenti stretti). Denuncia di successione : entro 12 mesi dalla morte, deve essere presentata la denuncia di successione presso l’Agenzia delle Entrate, che consente la registrazione del trasferimento di beni e diritti. La denuncia di successione è obbligatoria anche se non vi sono beni immobili, ma in questo caso potrebbe non essere necessaria la liquidazione delle imposte. Volontà e dichiarazioni : in alcuni casi, potrebbe essere necessario fare una dichiarazione di volontà riguardo l’uso delle ceneri (ad esempio, per il conferimento in un cinerario o per l’utilizzo in scopi commemorativi). Altre pratiche da considerare A seconda della situazione specifica, potrebbero esserci ulteriori pratiche burocratiche da completare. Ecco alcune considerazioni aggiuntive: Contratti e utenze : occorre disdire o trasferire i contratti di fornitura di energia, gas, acqua, telefono, e internet a nome del defunto. Eventuali debiti : se il defunto aveva debiti non saldati, gli eredi potrebbero essere tenuti a far fronte ai crediti. La gestione dei debiti è una parte complessa della successione, quindi è consigliabile consultare un avvocato specializzato. Risoluzione di contratti vari : se il defunto aveva abbonamenti, tessere associative o contratti in corso (ad esempio, assicurazioni, abbonamenti a riviste o palestre), sarà necessario contattare le relative società per risolvere le questioni amministrative. 
Autore: Roberto Maggioni 16 gennaio 2025
Guida alla cremazione: come richiederla e come si svolge il processo La cremazione è una pratica che ha guadagnato popolarità negli ultimi decenni, sia per motivi di spazio (i cimiteri stanno diventando sempre più piccoli), sia per motivi personali o filosofici. Sebbene non sia una scelta adatta a tutti, molte persone decidono di affrontare il tema della cremazione per sé o per i propri cari, per vari motivi legati alla spiritualità, alla sostenibilità o al desiderio di lasciare meno ingombro materiale. In questo articolo, esploreremo tutto quello che c’è da sapere sulla cremazione: come richiederla, quali sono le normative che la regolano, cosa accade durante il processo e come gestire le ceneri del defunto. La cremazione può sembrare un tema complesso, ma con una buona informazione sarà possibile affrontarlo in modo sereno e consapevole. Cos'è la cremazione e perché sceglierla La cremazione è il processo tramite il quale il corpo di una persona deceduta viene ridotto in cenere attraverso l'esposizione a temperature elevate (circa 800-1000°C) in un forno crematorio. In Italia, la cremazione è una pratica legale e regolamentata che deve essere effettuata da strutture autorizzate, come i crematori gestiti da enti pubblici o privati. Perché scegliere la cremazione: Motivi ambientali : La cremazione è vista da molti come una scelta ecologica rispetto alla sepoltura tradizionale, poiché riduce l'occupazione di suolo e, se effettuata correttamente, comporta minori emissioni inquinanti. Economici : In molti casi, la cremazione è meno costosa rispetto alla sepoltura tradizionale, poiché elimina la necessità di acquistare una tomba o una bara. Volontà del defunto : Il defunto può aver espresso la volontà di essere cremato, lasciando istruzioni specifiche nel testamento o comunicandolo ai propri cari. Flessibilità nella conservazione delle ceneri : Le ceneri possono essere conservate in un'urna, disperse in un luogo significativo o anche trasformate in oggetti commemorativi (come gioielli). Come Richiedere la Cremazione La cremazione non è un processo che può essere eseguito senza il consenso delle persone che hanno la responsabilità legale sul corpo del defunto. In Italia, la legge stabilisce che la cremazione può avvenire solo in determinate circostanze. a) La volontà del defunto Se il defunto ha espresso la propria volontà di essere cremato, questa dovrà essere rispettata. La volontà può essere stata espressa tramite: Un testamento scritto, dove si dichiara esplicitamente di voler essere cremato. Un registro delle disposizioni funerarie , che alcune regioni o comuni offrono ai cittadini per dichiarare le proprie volontà riguardo al funerale. Se non esiste una dichiarazione esplicita del defunto, la richiesta di cremazione può essere fatta dai familiari stretti, come il coniuge o i figli, che possono presentare la domanda al comune di residenza del defunto. b) La richiesta al comune La cremazione deve essere richiesta al comune di residenza del defunto, dove viene rilasciato un autorizzazione alla cremazione . La procedura prevede che: Venga presentato un certificato di morte . Se il defunto non ha lasciato disposizioni scritte, sarà necessario il consenso da parte dei familiari o dei rappresentanti legali. L'autorizzazione alla cremazione può richiedere alcuni giorni per essere rilasciata, quindi è importante avviare la richiesta il prima possibile. c) Tempistiche e considerazioni Una volta che l'autorizzazione è stata rilasciata dal comune, è possibile procedere con la cremazione. Alcuni crematori richiedono un periodo di riflessione tra la morte e la cremazione (ad esempio, 24 ore), in modo che i familiari possano avere il tempo di riflettere sulla decisione. 3. Come Si Svolge il Processo di Cremazione Una volta ottenuta l’autorizzazione, il corpo viene trasferito al crematorio , dove avverrà il processo vero e proprio. Vediamo come funziona. a) Il trasporto del corpo Il corpo viene trasportato dal luogo del decesso al crematorio, spesso a cura di un'agenzia funebre. Questo passaggio è fondamentale, poiché il corpo deve essere trasportato e trattato con il massimo rispetto. b) Preparazione del corpo Prima della cremazione, il corpo viene preparato, ma non eseguita alcuna forma di imbalsamazione, poiché la cremazione non permette l’utilizzo di sostanze chimiche. Eventuali protesi o pacemaker (che devono essere rimossi per motivi di sicurezza) vengono tolti prima del processo. c) Il forno crematorio Il corpo viene posizionato in una bara di legno o un contenitore biodegradabile, che sarà introdotto nel forno crematorio. La temperatura all’interno del forno raggiunge circa 800-1000°C, e in un periodo che varia da 1 a 2 ore, il corpo si trasforma in ceneri. I resti, che consistono principalmente in ossa, vengono poi frantumati in polvere fine. d) Le ceneri Una volta completato il processo, le ceneri vengono raccolte e conservate in un’ urna cineraria , che può essere scelta dalla famiglia. Le ceneri sono generalmente prive di odore e possono essere conservate in diversi modi: in un cinerario, disperse in un luogo significativo (come il mare, un parco, una montagna) o trasformate in oggetti commemorativi, come gioielli o diamanti, grazie a specifici servizi offerti da alcune aziende. Cosa Fare con le Ceneri? Le ceneri del defunto possono essere trattate in vari modi, a seconda dei desideri del defunto o della famiglia: a) Conservazione in un cinerario Le ceneri possono essere conservate in un cinerario all'interno di un cimitero, in una colombaia (un’area riservata alle urne), o in un columbario, una struttura apposita per il contenimento delle urne cinerarie. b) Dispersione delle ceneri In Italia, è possibile disperdere le ceneri in luoghi appositamente designati, come parchi naturali, montagne o mari. La dispersione deve essere autorizzata dal comune, che rilascia un permesso, e il luogo deve rispettare le normative di sicurezza ambientale. c) Trasformazione in oggetti commemorativi Alcuni scelgono di trasformare le ceneri in oggetti commemorativi, come gioielli, gemme o anche in pitture. Questi oggetti possono essere un modo per mantenere un ricordo tangibile del defunto. Aspetti Legali e Burocratici della Cremazione La cremazione è regolamentata da una serie di norme che variano a seconda del paese e della regione. In Italia, la legge consente la cremazione solo in presenza di un esplicito consenso del defunto (testamento, volontà scritta) o, in sua mancanza, dei parenti stretti. È fondamentale essere consapevoli delle normative locali per evitare problematiche legali. Inoltre, quando si opta per la cremazione, è importante sapere che le ceneri non sono considerate un "bene" del defunto, ma un "residuo". Questo implica che le ceneri non possono essere vendute o trasferite come un bene materiale. Tuttavia, i familiari hanno il diritto di decidere cosa farne. 
casa del commiato
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