A chi spetta la detrazione delle spese funebri
Detrazione delle spese funebri per i parenti
L’articolo 15 del TUIR
, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, stabilisce la possibilità di beneficiare della detrazione per le spese funebri con un limite del 19%
, corrispondente a 1.550 € per ogni decesso
.
Di conseguenza, lo sconto IRPEF
per coloro che hanno sostenuto i costi per i funerali del proprio caro equivale a una cifra che non supera i 294,50 €
.
Qual è il limite da rispettare?
Anche se le spese per il funerale sono state di 2.500 €, la decurtazione massima si applica comunque ai 1.550 €
.
Se, invece, si sceglie di sostenere i costi per più di un funerale
, si può accedere all’ agevolazione per i differenti eventi
.
Nella circolare n. 7 del 25 giugno 2021
, l’Agenzia delle Entrate ricorda che dal 2020
– oltre all’ obbligo di tracciabilità
– è in vigore una nuova norma, la quale prevede che la detrazione dall’imposta lorda per le spese dei funerali
venga applicata ai titolari del reddito fino ai 120.000 €
.
Nel caso in cui questa soglia venga superata, la detrazione si riduce
al raggiungimento di un reddito di 240.000 €
.
Secondo l’art. 433 c.c. , i parenti che possono beneficiare della decurtazione delle spese funebri sono:
- il coniuge;
- i figli – anche adottati – e in loro assenza anche i loro discendenti (nipoti e pronipoti);
- i genitori e in loro assenza anche i loro ascendenti, ovvero i nonni, i bisnonni e i trisnonni;
- i fratelli e le sorelle;
- il suocero e la suocera;
- le nuore e i generi.
Detrazione delle spese funebri per i non parenti
L’introduzione della Legge di Stabilità del 2016 ha sancito che il vincolo di parentela non è più un requisito fondamentale per avere diritto allo sconto IRPEF.
Anche chi non ha un legame di sangue con la persona deceduta può accedere alla detrazione, inserendo nel modello 730/2022 il costo sostenuto attraverso mezzi tracciabili .
I non parenti, infatti, hanno diritto alla riduzione del 19% in caso decidano di pagare le spese funebri, a prescindere dal rapporto con il defunto. Per cui, anche coloro che non figurano nell’art. 433 del c.c. possono usufruire dello sconto.
Quali costi inserire nel modello 730/2022?
Le voci di costo che possono essere detratte sono quelle connesse alle onoranze , ma anche quelle correlate al trasporto e alla sepoltura del defunto.
L’Agenzia delle Entrate stabilisce che queste spese debbano rispondere al criterio di attualità , per cui vengono esclusi i costi precedenti alla morte del defunto , come la scelta del loculo.
Come compilare il modello 730/2022?
Per ottenere la detrazione dei costi per un funerale, il contribuente che ha sostenuto le spese – anche in assenza di un legame di parentela – deve compilare il modello 730/2022 , seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
È necessario inserire le cifre nel quadro E, Sezione I
, per cui spetta la detrazione d’imposta del 19%, del 26%, del 30% e del 35% e nella sezione da E8 a E10 – Altre spese
.
Nella colonna 1
, bisogna scrivere il codice onere 14
, che indica le spese funebri
, mentre nella colonna 2
vanno inseriti gli importi sostenuti
.
La cifra deve comprendere i costi presenti nella sezione degli oneri detraibili della Certificazione Unica con il codice 14 .
Nel caso di più eventi funebri , è necessario compilare più caselle da E8 a E10 , indicando in ciascuno di questi il codice 14 e le spese relative a ogni decesso .
Documenti da conservare per la detrazione delle spese funebri
Dopo aver effettuato la richiesta per la detrazione delle spese funebri, è necessario conservare i documenti che attestano il contributo economico al funerale , come – per esempio – la fattura per l’evento, gli annunci funebri e i fiori, la ricevuta di versamento per i diritti cimiteriali.
Anche se la fattura è intestata a una persona diversa da chi sostiene le spese funebri, è possibile applicare lo sconto IRPEF: sarà necessario che il documento originale contenga una dichiarazione di ripartizione firmata dall’intestatario .
Dal 2020, per ottenere l’agevolazione , è necessario utilizzare mezzi tracciabili , escludendo perciò il pagamento in contanti.
È possibile sostenere i costi per i funerali anche all’estero , purché i documenti abbiano in allegato una traduzione in italiano .
In sintesi, per accedere allo sconto, sarà necessario conservare:
- le fatture e le ricevute fiscali del funerale ;
- un documento che attesti l’utilizzo di mezzi tracciabili , come l’estratto conto, le applicazioni del cellulare o i pagamenti con PagoPA;
- una certificazione
in lingua originale con traduzione in italiano che dimostri le spese funebri sostenute
. La traduzione
può essere effettuata dal contribuente
se la lingua è l’inglese, il tedesco, il francese o lo spagnolo.
Solo per le spese funebri all’estero, i documenti in sloveno possono non essere scritti in lingua italiana se il contribuente è residente nel Friuli Venezia Giulia ed è membro della minoranza slovena della regione.
Per realizzare un funerale all’insegna del rispetto e della discrezione , è necessario affidarsi a un’agenzia funebre in grado di supportare il cliente e di rispettare le ultime volontà del defunto.
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