Funerale laico: come si organizza

Roberto Maggioni • 18 luglio 2023

Il funerale, sin dagli albori della storia umana, è sempre stato un rito funebre avente l’importante scopo di raccogliere i parenti e gli amici del defunto per consentire l’effettiva accettazione del lutto e per permettere loro di radunarsi con l’obiettivo di condividere il proprio dolore e dare libero sfogo alle proprie emozioni.
Non solo, il funerale ha da sempre assolto alla funzione di ricordare il proprio caro scomparso, omaggiandone la memoria e dandogli l’estremo saluto.
La principale metodologia con la quale si svolge un funerale, in Italia, assume delle connotazioni prettamente religiose, con funzione eseguita in chiesa e officiata da un sacerdote, alla presenza di familiari, amici e conoscenti.
Tuttavia, qualora il defunto non abbia un vero e proprio credo religioso o desideri che il rito funebre non venga effettuato in un luogo di culto, la famiglia organizza una funzione laica .
Di cosa si tratta, come viene organizzata e come si svolge?
Rispondiamo a ciascuno di questi quesiti in modo ordinato e preciso, prendendo in esame ciascun aspetto dell’argomento in questione.

Funerale laico: di cosa si tratta e modalità di organizzazione

Il funerale laico non è altro che una cerimonia che ha l’unico scopo di onorare la memoria del defunto utilizzando espressioni verbali, musica o qualsiasi altra cosa egli avrebbe gradito: pertanto, la stragrande maggioranza dei funerali laici aderiscono perfettamente alle volontà del proprio caro.
Va da sè che in questa tipologia di rito funebre decade completamente qualsivoglia riferimento alla fede religiosa e al concetto biblico della morte, date le precise richieste del defunto o la sua volontà di non essere accostato ad alcuna religione in particolare.
Che dire dei luoghi nei quali si può celebrare un funerale laico?
In linea generale, una funzione laica si celebra senza particolari permessi o autorizzazioni: questo consente la sua effettuazione in qualsiasi luogo , da una sala affittata ad un luogo all’aperto, passando per un’area verde, un giardino o un altro luogo preventivamente approvato dalla famiglia del defunto e rituneto congruo per soddisfare le proprie esigenze.
Tuttavia, il Decreto n. 285/90 sancisce l’obbligo comunale di allestire delle specifiche sale per l’effettiva cerimonia funebre, denominate Sale del Commiato , nelle quali si riuniscono gruppi di persone abbastanza numerosi: questi spazi, tuttavia, mostrano particolare sobrietà e decoro nell’arredo che impiegano, evitando di utilizzare oggetti o decorazioni che possano richiamare alla mente determinate fedi religiose.
Il tutto è finalizzato al rispetto della memoria del defunto e all’omaggio che gli spetta, nonché all’ultimo saluto che la famiglia e gli amici desiderano effettuare prima che subisca le modalità di sepoltura prefissate.
Tuttavia, molti comuni italiani sono sprovvisti di Sale del Commiato, obbligando molte famiglie non religiose a virare su altre opzioni per svolgere comunque una funzione laica.

Funerale laico: come si svolge

Come già detto, un funerale laico non presenta elementi religiosi e, pertanto, non segue i classici riti che avvengono durante un funerale cattolico.
La sua struttura segue uno schema ben preciso: si parte con un’ introduzione concisa, per poi passare al racconto di qualche episodio o aneddoto riguardante la vita del defunto, solitamente espresso da un parente stretto o da un amico.
A volte, l’intera funzione viene corredata da un sottofondo musicale o da letture di brani che il defunto gradiva particolarmente, nonché da momenti di riflessione sul concetto di morte basati su testi poetici o su brani prosaici.
Durante la funzione, non sono previste preghiere dato che, nell’immaginario collettivo, sono frequentemente associate ad una qualche fede religiosa, ma l’officiante potrebbe decidere di preparare il cosiddetto elogio funebre , ossia un discorso abbastanza breve nel quale parlare del defunto e dei suoi pregi.
La conclusione di un funerale laico vede l’ultimo saluto alla salma da parte dei familiari e dei presenti, oltre al discorso di chiusura del rito.
In linea generale, per officiare l’intera cerimonia non è necessaria la presenza di un prete: a farlo, infatti, può anche essere un parente, un caro amico o una persona scelta direttamente dalla famiglia.
In alcuni casi, i comuni mettono a disposizione impiegati preparati per questo scopo, in grado cioè di officiare la cerimonia in modo serio e professionale regalando alla famiglia del defunto parole di conforto e di incoraggiamento.

Per ottenere maggiori informazioni circa le modalità di organizzazione, gestione ed effettuazione delle funzioni laiche, sarebbe utile contattare l’ agenzia funebre per chiedere un preventivo sulle decorazioni con le quali adornare il rito o sulla predisposizione di ciò che potrebbe servire, come fiori, corone, libro delle firme o pensieri per la famiglia.
A questo proposito, il sito web ufficiale esplica in modo semplice ed intuitivo tutte le modalità per entrare in contatto con l’agenzia, al fine di ricevere risposte precise alle domande ancora in sospeso e chiarire dei dubbi che potrebbero sorgere prima o durante l’organizzazione della cerimonia.

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